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Monthey

CANTON VALLESE - 06-07-2022 -- Il Tour de France approda in Svizzera. Domenica 10 l'evento ciclistico più seguito al mondo percorrerà le strade del Vallese passando da Monthey (foto) e dalla regione dei Dents du Midi. Per celebrare il passaggio del Tour de France nel Vallese, vengono organizzati numerosi eventi a Monthey in Place Central e a Morgins in Place de Bellevue (qui il programma).
Due le tappe in linea che vedranno la Svizzera protagonista: Dole (F) – Losanna (sabato 9) e Aigle – Châtel (domenica 10).

Attese decine di migliaia di persone per quello che è sempre uno spettacolo di grande attrattiva. Il pubblico si radunerà lungo il percorso, sia nelle città che sui passi di montagna, per vedere la carovana pubblicitaria e i corridori. Sabato 9 luglio sono attese più di 60.000 persone solo a Losanna. Imponenti le misure di sicurezza adottate.
Ad esempio, per tutto il fine settimana saranno impegnate in totale quasi 4.800 persone dei cantoni di Vaud, Friburgo e Vallese, dell'esercito svizzero, della sicurezza privata. Troviamo circa 2.100 operatori di guardia civile, 1.500 agenti di polizia, 200 professionisti del sistema medico e sanitario, 400 vigili del fuoco professionisti e volontari, 300 militari, 300 dipendenti di Protect'Service.

Saranno oltre 800 i punti di traffico sul percorso sabato e 1.300 la domenica, da parte di polizia, protezione civile, sicurezza privata ed esercito. Diciotto caserme dei vigili del fuoco saranno aperte e operative, i servizi di soccorso e di emergenza saranno ricollocati per poter intervenire in qualsiasi momento, in prossimità del percorso, in tutti e tre i cantoni.
Ma non è tutto, il TdF è il terzo evento sportivo più visto al mondo e vede un importante sistema con copertura delle immagini per mezzo di elicotteri. Anche il traffico aereo è quindi particolarmente denso durante la gara in questi due giorni.
Pertanto, agli aeromobili senza occupanti (droni) sarà vietato il volo, secondo i decreti cantonali. Per gli altri assetti aerei (aerei, elicotteri) sono state emanate dalla Confederazione le zone di “pericolo” cantonale.

 

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